È una terapia complementare e alternativa (CAM) incentrata sul trattamento manuale del sistema muscoloscheletrico, fasciale, viscerale e cranio-sacrale[1].
L’OMT si è ampiamente dimostrato sicuro e ben tollerato dal paziente, con effetti avversi gravi molto rari ed evitabili. Come ogni terapia vi sono delle controindicazioni (relative e assolute) che ogni osteopata deve conoscere e deve correttamente saper applicare per rendere il trattamento sicuro
l termine “osteopatia” fu coniato dal dottor Andrew Taylor Still, un medico[24] nel 1874.
Alla fine dell’Ottocento Still insegnava che la malattia (in inglese “disease”, inteso come “dis”-“ease”, ossia “dis”-“agio”) sorgeva quando le ossa erano fuori posto e interrompevano il flusso del sangue e degli impulsi nervosi; concludeva quindi che si potevano curare le malattie manipolando le ossa per ripristinare il flusso interrotto. Still stimolava i suoi studenti a investigare su questi postulati. La ricerca iniziò a Kirksville nell’ultimo decennio dell’Ottocento e da allora è stata proseguita lì e in altri istituti osteopatici.