La cardiologia è una branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e della cura delle malattie cardiovascolari acquisite o congenite.
Le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte al mondo (50% del totale dei paesi sviluppati e 25% nei paesi in via di sviluppo).[1][2] Fra le malattie cardiache più diffuse ritroviamo l’angina stabile da sforzo, l’angina instabile e l’infarto del miocardio.
Il cuore di solito è definito come un muscolo involontario perché il suo funzionamento non viene comandato dall’individuo, prova è che durante il sonno il cuore continua il suo lavoro, ma tale definizione non è esatta. Le emozioni e il controllo su di esse possono aumentare o diminuire il battito cardiaco, e quindi avere in parte un controllo sul muscolo rendendolo sensibile alle sollecitazioni della bilancia simpatico-mimetica (equilibrio tra stimolazione simpatica e vagale).
Malattie coronariche
Aterosclerosi è una malattia a patogenesi multipla, dove il processo infiammatorio colpisce le arterie di grande e medio calibro; interessa tutti i distretti e a seconda delle sede di occlusione acuta avremmo l’ictus cerebri, l’infarto miocardico, l’infarto intestinale e così via.
Sindrome coronarica acuta
Sotto il nome di sindrome coronarica acuta si ritrovano l’infarto e le forme di angina:
Cardiomiopatia: ipertrofica, con ispessimento del muscolo cardiaco, e dilatativa, con aumento dei volumi delle camere ventricolari e l’assottigliamento delle pareti cardiache. Queste cardiomiopatie possono portare all’Insufficienza cardiaca, conosciuta anche come scompenso cardiaco
Miocardite: in genere di origine virale
Malattie delle valvole cardiache
Malattie del pericardio
Pericardite: in genere virale.
È l’infiammazione dei foglietti pericardici.
Malattie dei vasi
Malattie congenite
Sintomi e segni clinici
Principali
Dispnea, mancanza di respiro molto fastidiosa[16], che varia di intensità fino a diventare tanto grave da rendere la normale attività di respirazione molto difficile.[17][18] Nelle persone affette da scompenso cardiacocronico tale sintomo è espressione di aumentata pressione venosa e capillare polmonare.
Dolore toracico, è il sintomo più frequente che porta un soggetto alla valutazione cardiologica. Normalmente viene descritto come un “peso” o un “dolore” retrosternale, a volte irradiato al braccio sinistro o alla gola, che può essere associato anche a forme diverse dall’angina nota, come l’ischemia miocardica in assenza di necrosi, dell’angina “variante” di Prinzmetal[19][20]
Cianosi, che può essere di origine “centrale” o “periferica” è un segno clinico caratteristico di alcune malattie cardiache (cianosi centrale negli shunt cardiaci) o polmonari (cianosi periferica nei broncopneumopatici). Si tratta di una colorazione bluastra della cute, spesso accompagnata dalle alterazioni del letto ungueale, causata da un’alterata ossigenazione del sangue.[21][22]
Sincope cardiaca, lo svenimento per cause cardiache è di relativa rapida insorgenza: la perdita di coscienza nella stenosi aortica è provocata dallo sforzo e può essere repentina, ma la sincope causata, per esempio dalla vasodilatazione cutanea da elevata temperatura, dà in genere dei sintomi premonitori e per tale motivo, può essere evitata con alcuni accorgimenti.[23]
Palpitazione, fra i sintomi più comuni. La persona avverte il proprio battito cardiaco e ne ha una percezione fastidiosa: può essere descritta in vari modi, sia come veloce pulsazione al torace ma anche pulsazione al collo, può essere regolare o irregolare…[24][25]
Edema, la cui localizzazione risulta utile ai medici per comprenderne le cause, è un aumento del liquido interstiziale localizzato nei tessuti all’esterno dei vasi sanguigni e delle cellule. L’edema di origine cardiaca solitamente si presenta alle caviglie e solo raramente arriva ad interessare tutta la gamba sino agli organi genitali (in tal caso di parla di edema anasarcartico ed è, ovviamente, di notevole gravità)
Secondari
Tosse un sintomo comune in moltissime patologie anche non cardiache, viene definita come quell’atto di espirazione esplosiva utile a ripulire le secrezione e i corpi estranei all’organismo,[27] è causata da varie malattie infettive, fra quelle cardiologiche ritroviamo l’edema polmonare e l’ipertensione venosa polmonare
Emottisi, ovvero l’emissione di sangue dalla bocca. Molte sono le cause che possono portare a tale manifestazione,
Vista
In cardiologia uno sguardo generale al corpo può risultare essenziale per diagnosticare la malattia, ad esempio l’osservazione degli arti può far comprendere di trovarsi di fronte alla sindrome di Holt-Oram,[30] (un difetto cardiaco). Oltre all’ispezione del torace, si osservano anche gli occhi, gli arti, il capo, le mani e piedi.
L’udito
I cardiologi lo usano nell’esame obiettivo attraverso i loro strumenti tipici:
Fonendoscopio, derivante dall’antico stetoscopio, è il mezzo con cui i cardiologi auscultano il cuore. I più moderni fonendoscopi permettono di poter scegliere se utilizzare il diaframma (da usare per ascoltare le grandi frequenze) o la campana (da usare per sentire soltanto frequenze basse e molto basse).[32]
Sfigmomanometro, strumento che è in grado di rilevare la pressione sanguigna minima (diastolica) e quella massima (sistolica), che si avvale dell’ausilio di un fonendoscopio, bloccando momentaneamente il flusso sanguigno nell’arteria branchiale. Vi sono diverse misure del bracciale per evitare misurazioni inesatte, se il braccio risultasse troppo grande o troppo piccolo.[33]
Esami non invasivi
Elettrocardiografia
L’elettrocardiografia o elettrocardiogramma o anche denominato per via della sua sigla semplicemente ECG, esame che si è evoluto continuamente negli ultimi due secoli,[35] ha lo scopo di rappresentare in veste grafica gli impulsi elettrici generati dal cuore, tenendo conto del fattore tempo.
Oltre alla sua forma classica esiste anche l’elettrocardiografia dinamica ambulatoriale, detta anche “Holter“, un esame che registra l’ECG per 24/48 ore (esistono dei registratori di ultima generazione, che attraverso una normale card, possono registrare sino a sette giorni) e che viene utilizzato per ricercare la registrazione di un sintomo, in genere la palpitazione, e scoprirne le cause.
Ecocardiografia
L’ecocardiografia, ovvero l’ecografia del cuore è un gruppo di tecniche che si basano sull’emissione di ultrasuoni nell’intervallo di frequenza fra 2 e massimo 10 MHz. L’esame riesce ad esprimere in frequenza l’onda di pressione, facendo apparire il tutto su uno schermo che il cardiologo osserva mentre effettua l’esame.