L'effetto della vitamina E orale e degli omega-3 sulle vampate di calore della menopausa
Questa revisione sistematica è stata condotta per studiare gli effetti della vitamina E orale e degli omega-3, sia individualmente che in combinazione, nel mitigare le vampate di calore in donne in menopausa. In particolare, lo studio si concentra sull'analisi della frequenza e dell'intensità di queste vampate, considerate come esiti primari, e sugli effetti collaterali potenziali, classificati come esiti secondari.
Per la raccolta dei dati, è stata effettuata una ricerca approfondita in database sia inglesi che persiani, con un termine ultimo fissato al 18 marzo 2021. Al fine di garantire l'affidabilità e la validità dei risultati, la qualità degli articoli selezionati è stata valutata seguendo le linee guida del Cochrane Handbook. La meta-analisi è stata poi eseguita utilizzando il software RevMan 5.3.
Per determinare l'eterogeneità tra gli studi, è stato impiegato l'indice I2. In presenza di un'eterogeneità sostanziale, si è optato per un modello di analisi a effetti casuali, anziché per un modello a effetti fissi.
Dalla ricerca iniziale, sono stati estratti 387 documenti. Dopo un'accurata selezione, 10 studi, che includevano un campione complessivo di 1100 partecipanti, sono stati inclusi nella revisione sistematica.
La meta-analisi condotta su nove di questi articoli ha evidenziato che la combinazione di vitamina E e omega-3 ha portato a una riduzione significativa dell'intensità delle vampate di calore in confronto al placebo, con una differenza media (MD) di -0,35 e un intervallo di confidenza (IC) al 95% da -0,48 a -0,21.
Per quanto riguarda l'efficacia degli integratori assunti singolarmente, i risultati non hanno mostrato differenze significative rispetto al placebo nella frequenza media e nell'intensità delle vampate di calore nel gruppo trattato con omega-3, né nella frequenza delle vampate nel gruppo trattato con vitamina E.
Gli studi analizzati non hanno riportato effetti collaterali gravi. Tuttavia, data la limitatezza del numero di studi randomizzati e le dimensioni del campione, si sottolinea la necessità di ulteriori ricerche cliniche su larga scala per consolidare e approfondire questi risultati.